Dal 22 al 27 ottobre, Torino torna protagonista della scena enogastronomica mondiale con la quarta edizione di Buonissima. Per sei giorni, la città si trasformerà in un palcoscenico diffuso, coinvolgendo piazze, musei, bistrot e le storiche piole torinesi, con la partecipazione di chef di fama internazionale come Enrico Crippa, Carlo Cracco, Ferran Adrià e molti altri.
Ogni giorno sarà caratterizzato da grandi eventi, tra cui cene a quattro mani e appuntamenti culturali che uniscono cibo, arte e bellezza. Uno dei momenti più attesi è la consegna del Premio Bob Noto, che omaggia una figura centrale della cultura gastronomica torinese e oserei dire mondiale. La giuria, composta da chef stellati e critici, quest’anno ha premiato per la prima volta una donna, Mariella Organi, riconosciuta per la sua straordinaria empatia nella gestione della sala al ristorante La Madonnina del Pescatore.
Le novità
La manifestazione si arricchisce di novità, come Casa Buonissima in Piazza San Carlo, cuore pulsante del festival, con degustazioni, show cooking e talk. Tra gli appuntamenti imperdibili, segnaliamo (A)vanguardia!, una cena-spettacolo alle OGR con Diego Guerrero, lo chef due stelle Michelin del rinomato DSTAgE di Madrid, che renderà omaggio al Piemonte attraverso un connubio di cucina, arte e musica.
Un altro highlight sarà la cena immersiva con Nicolai Norregaard presso le Gallerie d’Italia: grazie alla tecnologia immersiva, i partecipanti saranno virtualmente trasportati tra i paesaggi del Grande Nord, assaporando i piatti iconici del suo ristorante Kadeau.
La festa continua con Bistromania, la celebrazione dei bistrot e dei vini naturali, e Piolissima, che riempirà oltre 20 piole torinesi di “lussuoso” cibo quotidiano, di acciughe al verde tanto amate da Luca Iaccarino, giornalista e co-fondatore di Buonissima. Il gran finale è affidato al Pranzo della domenica al Combal.Zero al Castello di Rivoli, dove otto chef reinterpreteranno i grandi classici della cucina piemontese.
Con un programma così ricco e variegato, Buonissima 2024 mira a consolidarsi come uno degli eventi di spicco nel panorama enogastronomico internazionale. Il grande successo del festival, tuttavia, si raggiungerà solo quando sarà capace di invitare i torinesi a riscoprire la loro città sotto una nuova luce, con la sua importante tradizione enogastronomica e la sua vocazione di avanguardia e sperimentazione “inclusiva”, sia ad attrarre turisti che troveranno a Torino un punto di riferimento irrinunciabile per la cultura culinaria e le nuove tendenze internazionali. Auguriamo quindi a Buonissima di non fermarsi ad essere solo un festival, ma di diventare una celebrazione dell’arte culinaria che contribuisca a posizionare Torino tra le mete enogastronomiche più ambite del mondo.
Alessandra Monda
24 ottobre 2024