Siamo nelle colline del Roero intorno a Priocca, colline segnate dalle linee regolari dei vigneti ma anche, fortunatamente, dai boschi. Qui Veronica e Paolo Montanaro stanno realizzando uno dei loro sogni: un’azienda che si ispira al passato per l’equilibrio tra vigne e boschi, e per il rispetto generale verso l’ambiente, ma che guarda anche al futuro per l’attenzione scientifica (grazie anche alla collaborazione con l’Università) per i tanti dettagli tecnici che fanno la differenza. Bosco da queste parti significa anche tartufo ed in effetti ci sono varie tartufaie, da quella naturale alla controllata e all’artificiale, per poi scoprire che non è detto che la prima sia la migliore. Gli asini puliscono il sottobosco in modo naturale, l’uva si raccoglie e si pigia con cautela, il legno è usato con discrezione (solo nella riserva), i vini declinano il territorio offrendo la loro pulizia ed equilibrio. Ci godiamo l’Arneis e il Barbera, eleganti e di ottima beva, con la riserva che sarà interessante vederne come regge un lungo affinamento, mentre la Favorita la vorremmo più fresca e leggera.














