Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano lancia la nuova denominazione “Pieve”, esaltando il legame unico tra il vino e le sue radici storiche, geografiche e culturali. Un progetto ambizioso che porta avanti la tradizione, puntando su qualità e autenticità.
Il significato della denominazione “Pieve”
La scelta della denominazione “Pieve” non è casuale e riflette un legame profondo con la storia di Montepulciano. Le pievi erano antiche parrocchie rurali, risalenti all’epoca tardo-romana e medievale, che scandivano il paesaggio e rappresentavano il cuore della vita comunitaria. Richiamare il concetto di “Pieve” per un vino è un omaggio al passato e alla continuità storica di Montepulciano, che si fonde con l’idea di un vino che incarna appieno l’essenza di questo territorio.
Un territorio unico diviso in 12 Unità Geografiche Aggiuntive (U.G.A.)
Il progetto “Pieve” è nato negli anni ‘90, quando il Consorzio ha avviato uno studio sistematico del suolo per definire una mappa dettagliata delle aree di produzione. Questo processo, noto come zonazione, ha portato all’individuazione di 12 Unità Geografiche Aggiuntive (UGA), ciascuna delle quali sarà indicata in etichetta accanto alla parola “Pieve”. Ogni UGA rappresenta un’area con caratteristiche geologiche, pedologiche e microclimatiche distintive, che si riflettono nei profili aromatici e strutturali del vino.
Le UGA identificate offrono una varietà di terroir: dai suoli argillosi e profondi di Ascianello, che danno vita a vini strutturati e intensi, ai terreni sabbiosi di San Biagio, che regalano eleganza e mineralità. Ogni zona contribuisce in modo diverso al profilo sensoriale del vino, rendendo il “Pieve” una vera celebrazione della diversità enologica del territorio di Montepulciano.
La visione del Consorzio: un vino che racconta un territorio
Dietro la denominazione “Pieve” c’è una visione comune tra i produttori del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, che hanno lavorato insieme per definire linee guida rigide che mettano in risalto l’identità territoriale del vino. Il “Pieve” non è solo un vino, ma un progetto di valorizzazione culturale e agricola, in cui ogni bottiglia diventa un simbolo del territorio e delle tradizioni che lo rendono unico. Questo processo è accompagnato da un disciplinare preciso, che garantisce il rispetto della qualità e la coerenza con gli standard stabiliti.
Requisiti produttivi: una vinificazione strutturata e tradizionale
Per ottenere la menzione “Pieve”, i produttori devono rispettare criteri rigorosi che assicurino la qualità e la tipicità del prodotto. Il disciplinare prevede che il blend sia composto almeno all’85% da Sangiovese, localmente chiamato Prugnolo Gentile, con un massimo del 15% di varietà complementari come Canaiolo nero, Ciliegiolo nero, Mammolo nero e Colorino nero (limitato al 5%).
Alcuni degli altri requisiti produttivi per la denominazione “Pieve” includono:
- Età minima dei vigneti: i vigneti devono avere almeno 15 anni, per garantire una maturità delle piante che si rifletta nella qualità del vino.
- Resa massima: limitata a 70 quintali per ettaro, con una produzione massima di 2,5 kg per ceppo, per preservare la concentrazione e l’intensità delle uve.
- Vinificazione separata: tutte le operazioni, dalla vendemmia all’imbottigliamento, devono essere tracciate e gestite separatamente rispetto agli altri lotti di Vino Nobile di Montepulciano, in modo da preservare l’integrità del “Pieve”.
- Affinamento: il “Pieve” richiede almeno tre anni di maturazione, di cui 12 mesi in legno, 12 mesi in bottiglia e il restante tempo in contenitori diversi.
Questa attenzione alla vinificazione consente di ottenere un prodotto complesso e armonico, che esprima la potenza e l’eleganza del Sangiovese unito alle caratteristiche del terroir di Montepulciano.
Caratteristiche organolettiche del “Pieve”
Il Vino Nobile di Montepulciano “Pieve” è pensato per essere un vino di grande struttura e profondità, che rifletta il carattere del territorio in ogni dettaglio. Le caratteristiche organolettiche tipiche di questo vino includono:
- Colore: Rosso rubino intenso, con riflessi che tendono al granato con l’invecchiamento.
- Profumo: Intenso, etereo e caratteristico, con note floreali e speziate, seguite da sentori di frutta matura e sfumature balsamiche.
- Sapore: Secco, equilibrato e persistente, con una leggera nota legnosa dovuta all’affinamento in botte, e un’acidità bilanciata che dona freschezza.
- Titolo alcolometrico: Minimo 13% vol., che assicura una struttura robusta e complessa.
- Acidità totale minima: 5 g/l, e estratto non riducente minimo: 26 g/l, che contribuiscono a un corpo pieno e armonico.
Etichettatura: un design per sottolineare il legame con il territorio
L’etichettatura del “Pieve” è pensata per valorizzare l’appartenenza geografica e culturale del vino. L’etichetta deve riportare chiaramente la denominazione “Pieve” seguita dall’Unità Geografica Aggiuntiva (UGA), il nome “Vino Nobile di Montepulciano” e l’indicazione “Denominazione di Origine Controllata e Garantita” (DOCG), con il termine “Toscana” a chiudere.
Per dare rilievo alla nuova denominazione, le diciture “Pieve + UGA” possono occupare fino al 50% in più di spazio rispetto alla dicitura “Vino Nobile di Montepulciano”, con uno stile uniforme in caratteri e colori, per garantire una presentazione elegante e coesa.
Il primo raccolto e la prima annata
Il debutto ufficiale del Vino Nobile di Montepulciano “Pieve” avverrà con la vendemmia 2021, che sarà pronta per la commercializzazione nel 2025 dopo i 36 mesi di affinamento previsti dal disciplinare. Il Consorzio ha istituito una commissione di esperti, tra cui enologi e tecnici, che controlleranno ogni annata per assicurarsi che i vini rispondano agli standard di qualità della denominazione “Pieve”. I produttori hanno inoltre la possibilità, in caso di valutazioni non soddisfacenti, di declassare il vino a Rosso di Montepulciano DOC entro i 16 mesi successivi alla vendemmia.
Una svolta nell’enologia italiana
Con la denominazione “Pieve”, il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano vuole riaffermare il valore della propria storia e del proprio territorio, rendendo omaggio a una tradizione vinicola secolare. Il “Pieve” rappresenta un simbolo di autenticità, che si distingue per la sua capacità di esprimere le diverse sfumature di Montepulciano, e promette di conquistare un posto d’onore non solo in Italia ma anche sulla scena enologica internazionale. Grazie alla sua unicità e al rispetto delle tradizioni toscane, il Vino Nobile di Montepulciano “Pieve” apre un nuovo capitolo per questo vino prestigioso, guardando al futuro con radici ben salde nel passato.