Ormai non è più una scoperta ma forse le piacevoli conferme sono anche più rare. Per noi Domenico Marotta è una delle migliori promesse della ristorazione italiana, per il gusto complessivo, per la precisione ed il rigore, e anche per la quantità di idee che riesce a canalizzare nel suo menù.
L’unica pecca è forse solo la sala, non che sia brutta, anzi è semplice moderna luminosa, ma un po’ nascosta nell’ampia struttura che accoglie i ricevimenti (per fortuna che esistono in modo da garantire una base solida al fine dining). In sala accoglie poi Anna Coppola, che ritroviamo ancora più brava, più sciolta e meno ufficiale della prima volta. In cucina è Domenico circondato da ragazzi giovanissimi, e non che lui sia poi vecchio, ha solo 35 anni!. I tre menù degustazione si differenziano solo per la lunghezza e per il prezzo e, secondo noi, sono tutti convenienti per la qualità e quantità di assaggi proposti.
La cucina di Domenico Marotta
Basta vedere la serie degli assaggini iniziali, forse un po’ lunga, ma a trovarne a questo livello! Potrebbe essere un menù a parte con alcuni piccoli bocconi fulminati come la lattuga e il chimichurri, la bieta cappero e acciuga, le lumache nduja e bergamotto. Poi un percorso dove è difficilissimo scegliere il piatto migliore, citiamo almeno la soavità del merluzzo con mandorla finocchi e arance e la golosità della pasta patate e uova di mare. Più facile citare le cose che non vanno, praticamente una sola, l’uovo finferli grano saracena e bagna cauda che non riesce a uscire dalla sua rotondità un po’ banale, mentre è più interessante il roll di albume soffiato con bagnetto verde in accompagnamento. La parte dolce che è spesso il tallone di Achille di tanti bravi chef qui trova la nobiltà ed eleganza geometrica del limone con rosmarino e miele, e la precisione d’oltralpe nella piccola e generosa pasticciera finale.
In sintesi: se non lo conoscete, non perdete tempo, andateci per scoprire un vero talento della nostra cucina.
