Ho partecipato recentemente all’ultima riunione delle donne imprenditrici di Confagricoltura, – da tanto non mi affacciavo nelle sale affrescate del Palazzo della Valle di Roma – all’evento conclusivo del Progetto Agrinet4Women.
LE PROTAGONISTE
Di cosa si tratta? Ovviamente si parla donne, d’impresa, di agricoltura, ma a livello europeo.
“L’ agricoltura europea non è solo un pilastro dell’ economia dell’UE, ma anche un elemento chiave della sua identità culturale. Le donne, con il loro impegno e la loro dedizione, sono fondamentali per garantire la vitalità e la sostenibilità dei territori rurali”.
Così ha sottolineato Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, all’evento conclusivo del progetto Agrinet4women, cofinanziato dall’Unione europea in collaborazione con Università Iuav di Venezia e Gruppo Icaro, dal titolo “Le agricoltrici italiane si presentano all’Europa”.


COS’E’ IL PROGETTO Agrinet4Women
Si è trattato di raccontare in modalità “viaggio lungo tutto lo Stivale” nel quale otto imprenditrici (Cristina Pagliari Lombardia, Erika Sartori – Emilia Romagna, Desiree Nieves –Viterbo, Antonella Iannarilli – Frosinone, Anna Impallomeni – Veneto, Gabriella Fantolino – Piemonte, Maria Pezone – Campania) hanno raccontato la loro idea per riscrivere il futuro dell’agricoltura che è in continua evoluzione tra tradizione (non ce ne vogliano gli uomini ma di solito le donne dimostrano una sensibilità maggiormente spiccata nel custodirla), innovazione e sostenibilità.
“Nell’ ultimo report del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico emerge come l’intensificarsi degli effetti dei cambiamenti climatici (aumento delle temperature in primis) stiano influenzando l’agricoltura in tutto il mondo” – ha aggiunto Giulia Lucertini, professoressa associata di Estimo Agrario dell’Università IUAV di Venezia .
“Per la Pac, è in pericolo il budget. Noi – ha detto – puntiamo alla competitività e alla sicurezza alimentare ma siamo preoccupati che per molti Paesi membri la priorità, in questa situazione internazionale complessa, è diventata la difesa dei confini nazionali, che comporterà ulteriori riduzioni per la spesa agricola”.
“È importante incentivare e avvicinare i giovani alle materie fin dalla scuola superiore, Confagricoltura Donna punta in particolare alle donne, che ancora scelgono in percentuale più bassa percorsi di studi legati a scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.


DONNE IMPRENDITRICI DELL’AGRICOLTURA: QUALCHE DATO
Le donne imprenditrici in Italia sono giovani, il 64,8% ha un’ età media pari a 49 anni (dato raccolto nel 2023). Giovani imprenditrici: nelle società di capitali e di persone a guida femminile, la quota di titolari tra i 18–29 anni è salita al 33,76% (era il 14% dieci anni fa), segno della crescita di reti e innovazione al femminile.
La regione con più imprese agricole femminili è la Sicilia, seguita da Puglia e Campania.
In base all’indice di parità di genere nel lavoro, l’Italia si distingue come paese “ad alto impatto”, poiché colmando le disuguaglianze di genere sul mercato del lavoro sarebbe possibile generare il più consistente aumento del PIL, stimato intorno al 12% entro il 2050.
