Nel novero dei ristoranti più particolari d’Italia questo The Coat svetta nell’alto della classifica. Siamo sopra un manifattura e tessitura di moda il cui titolare Gianni Tonon, oltre ad essere un capace imprenditore è indubbiamente anche un visionario, perdipiù goloso visto che sulla grande terrazza del laboratorio ha realizzato l’ impattante e spettacolare cubo nero che contiene il ristorante. Si entra in un ambiente ben arredato, di forte rimando orientale, con un menù che è in perfetta linea con tanta cornice. La sala è affidata a Manuel Di Michele con Tommaso Mauro sommelier, la cucina all’intraprendente Mirco D’Amico. Mirco ben si destreggia tra oriente ed occidente, tra manzette e pesce locale e all’opposto yuzu e kimchi. Ne escono fuori una serie di piatti che mettono allegria con ingredienti di primordine (pensiamo al pescato locale) che spaziano nella gamma dei sapori privilegiando i contrasti dell’agrodolce. Al top mettiamo l’ottima caprese orientale e la corvina (solo un pò troppo sapida), meno interessanti i gommosi ravioli bianchi.
Luigi Cremona
Ingegnere con due grandi passioni: i viaggi e la gastronomia. La prima lo ha fatto andare in giro per il mondo, dall’ Alaska alla Corea, dalla Terra del Fuoco al deserto del Kalahari, dall’Himalaia a Capo Nord alla ricerca dell’ umanità nei suoi vari aspetti e forme.