Maggio 5, 2024
BEREEVENTIVINO

VINITALY ORGANIC HALL: SEPARATI E’ MEGLIO?

Una zona separata a cappello di tante realtà vitivinicole, con il comune denominatore dettato dai metodi di lavorazione in vigna e in cantina. Ma è un bene averli sotto un tetto diverso rispetto ai conterranei?

Vinitaly Bio, l’evento dedicato al vino biologico certificato prodotto sia in Italia che all’estero, si conferma come la principale vetrina nazionale per i produttori desiderosi di promuovere le loro etichette biologiche. Quest’anno, in occasione della sua nona edizione, ha visto la partecipazione di 118 produttori certificati Bio provenienti da tutte le regioni italiane, registrando un notevole incremento rispetto alle edizioni precedenti. Ma perché destinare un padiglione separato a questi produttori, con spazi notevolmente ridotti rispetto agli stand istituzionali nei padiglioni attigui? Qualche produttore si sente un po’ defilato ma comunque grato per l’opportunità, mentre per alcuni avere la possibilità di attirare solo un target definito, disposto al confronto più informale, è un plus. Tanti ed interessanti gli assaggi. Ne abbiamo selezionati alcuni.

SPUMANTE PUGLIESE: COME VINIFICA L’ARCHETIPO

L’essenza dei vini de L’Archetipo rispecchia fedelmente l’autenticità delle terre della Murgia barese, tramandata con passione e rispetto attraverso le generazioni. Qui, il legame con la terra è sacro e si riflette nella scelta di utilizzare esclusivamente lieviti autoctoni, preservando così l’identità unica di ogni vino. L’azienda abbraccia la filosofia di lasciare i vini al naturale, senza filtrazioni, per garantire che il gusto, il profumo e il colore rimangano intatti, invitando i consumatori a degustarli con il piacere della scoperta fin dal primo sorso. Tra le gemme di questa cantina si distingue lo Spumante Moscatello, ottenuto da uve di Moscatello selvatico e prodotto con il metodo ancestrale. Dopo una fermentazione spontanea del mosto, il vino acquisisce la sua effervescenza naturale in autoclave. Non filtrato e con un residuo zuccherino di circa 50 g/l, si presenta con un affascinante colore ramato e sprigiona delicati profumi floreali e fruttati. Al palato, si rivela equilibrato e vellutato, con una gradevole acidità agrumata che ne esalta la freschezza e l’armonia.

LORENZO MATTONI: IL NOME CHE VI MANCAVA

Lorenzo Mattoni rappresenta l’autentica essenza della tradizione vinicola umbra, con una particolare dedizione al Sagrantino. La sua azienda si distingue per la produzione di vini di alta qualità, con un approccio artigianale e un’attenzione particolare alla cura del territorio. Con una produzione limitata e una capacità di invecchiamento che può superare i 15 anni, i vini di Lorenzo Mattoni offrono esperienze di degustazione ricche e appaganti, raccontando una storia di tradizione, passione e dedizione alla qualità umbra. Bella scoperta il Dinamico, Umbria Rosso IGT, prodotto con una miscela equilibrata di varietà pregiatissime, tra cui il Sagrantino, il Cabernet Sauvignon e il Merlot. Si distingue per la sua ricchezza e profondità uniche, grazie ai terreni argillosi e ben drenati. La vinificazione artigianale e l’affinamento in botti grandi conferiscono complessità e carattere al vino, che presenta una rara corrispondenza tra naso e bocca, con tanto tabacco e tanta pelle.

DA TERREGARCIA IL NERO D’AVOLA GENTILE

La famiglia Aloisio, da quattro generazioni, si dedica alla viticoltura con passione e determinazione, unendo tradizione e innovazione. Situata nel comune di Monreale, la tenuta si trova su una collina ventosa a 350 metri sul livello del mare, offrendo una vista spettacolare sui dintorni. L’azienda pratica un’agricoltura sostenibile per preservare il territorio per le generazioni future. Ci ha colpito il loro Nero d’Avola della vendemmia 2021, che offre un bouquet di frutti rossi, note di tabacco e pepe nero. La criomacerazione, unita al fatto che nel vino è un 15% di Syrah, ci ha regalato un’ottima e delicata bevuta, inaspettata.

MONTANAR NON NE SBAGLIA UNA

Denis Montanar, proveniente da una famiglia di agricoltori da quattro generazioni, ha iniziato il suo impegno nel settore nel 1989, prendendo in affitto i vigneti del nonno e successivamente ampliando la sua proprietà. Nel 2013, decide di ribattezzare la sua azienda con il suo nome, producendo vini di alta qualità, tra cui il Verduzzo Friulano Scodovacca, caratterizzato da una conduzione biologica dei vigneti dal 1996 e una vinificazione con lieviti naturali e senza chiarifiche. Partecipa a protocolli di produzione prestigiosi come “Renaissance du Terroir” e fa parte del circuito Triple A. La sua produzione, che comprende anche un vino frizzante metodo classico chiamato Toy Wine, riflette un profondo legame con il territorio e un impegno per la qualità e l’autenticità. Li abbiamo assaggiati in occasione dell’Orange Wine Festival interno alla manifestazione, che si è tenuto il 15 aprile.

RIPANERO: I REGALI DEL MONTE VULTURE

La cantina Ripanero rappresenta un’entusiasmante avventura nata dalla passione condivisa di tre amici per l’agricoltura e il vino. Fondata nel 2014, questa giovane azienda ha radici salde nel territorio di Ripacandida, un luogo ricco di storia e tradizione vinicola, situato alle pendici del suggestivo Monte Vulture, in Basilicata. Il Monte Vulture, con le sue colate laviche millenarie, ha creato terreni unici, conferendo alle uve caratteristiche distintive che si riflettono nei vini prodotti. Tra le eccellenze della cantina spicca il Malvasia Chronos 2019, un vino bianco biologico che rappresenta un’autentica espressione del territorio. Questo vino è caratterizzato da una vinificazione attenta e rispettosa delle uve, con una breve macerazione sulle bucce che conferisce al vino profondità e complessità. La fermentazione spontanea con lieviti indigeni e l’affinamento in acciaio contribuiscono a preservare le caratteristiche intrinseche dell’uva e a valorizzarne il profilo aromatico unico. Il Malvasia Chronos 2019 si distingue per il suo profilo sensoriale intrigante, con note di mandorle e frutta secca, una buona sapidità e una beva piacevolmente imprecisa, che invita a scoprire sempre nuove sfumature gustative.