Maggio 5, 2024
CIBOPORZIONICREMONA

ANDREE A LA SPEZIA

Il locale è veramente suggestivo, fin dall’ingresso con la cucina a vista che si fa ben vedere dal lungo taglio di luce sulla parete nera. Poi si entra in una sala che sa di antico, con la bella volta in mattoni, pochi tavoli ben distanziati, il servizio preciso e curato, tutto fa presagire una cena di livello. Ed i piatti che arrivano in effetti non passano inosservati, lasciano una scia di ricordi e sensazioni altalenanti: si ammira la creatività, meno l’equilibrio. Specie nella fase iniziale alcuni piatti serviti sarebbero stati inoltre più centrati in un percorso di degustazione che serviti in porzione regolare, ma le idee indubbiamente ci sono e gli spunti tecnici pure. Più classica la parte conclusiva, a dimostrare che lo chef alla fine è versatile su tutti i fronti: il petto di anatra è esemplare e i dessert di rilievo. Pensare poi che sono solo in 3 in cucina a preparare il tutto (ed infatti il ritmo è un pò lento), c’è solo da ammirare sia l’impegno che l’organizzazione interna della (bellissima) cucina. Lui, molto giovane, si chiama Andrea Besana, bravissimo autodidatta, con a fianco Vincenzo Riccio e Jenny Kamberi. In sala gli espert Gianluca Agosto, Mattia Cabana, Lorenzo Tonelli.