Marzo 24, 2025
CIBOPORZIONICREMONA

UNE A CAPODACQUA

Il locale è un pò discosto,  sulla vecchia strada che da Foligno saliva a Colfiorito, ma è molto caratteristico con sotto l’antico frantoio, al livello strada il ristorante con un soppalco che ne aumenta la verticalità. Intorno un podere largo con piante da frutto e l’idea, in fase di progressiva realizzazione, di farne un  grande orto sinergico stagionale che faccia poi da punto di riferimento per la cucina.  Lo chef, Giulio Gigli, è giovane, ma sembra che abbia le idee chiare. Una lunga permanenza in posti famosi all’estero ha arricchito il suo bagaglio ed accanto ha una bella e brava giovane brigata. Insomma le premesse di sono tutte per avere un nuovo ristorante di livello in Umbria, ed in effetti sulla tavola sono arrivate numerose conferme: una cucina molto attenta alla materia prima,  cotture attente e mano sicura nell’assemblaggio delle ricette. C’è piaciuto l’inizio con l’ottimo pane, i vari assaggini e una tigella aerea. Poi i due primi sono meno convincenti, soprattutto le reginette un pò pasticciate, e si risale in alto con i due secondi per chiudere con dei dessert buoni, ma non all’altezza delle ambizioni. In sintesi c’è un bel progetto, un locale piacevolissimo, un servizio misurato e una cucina di grande potenzialità che deve trovare il suo giusto equilibrio, ma che già si fa notare, eccome!