Marzo 28, 2024
CIBOIL VIAGGIOPORZIONICREMONA

Casamatta a Vinilia

Poco fuori dal centro di Manduria quasi inaspettato appare questa bella struttura, circondata da un regolare parco cintato che apporta ulteriore prestigio e riservatezza. Prati, alberi secolari orto e piscina circondano il bell’edificio imponente ma che un sapiente architetto ha arredato in modo funzionale e leggero. L’ambiente non opprime ma rallegra con i suoi colori, con una serie di oggetti che si riallacciano alle tradizioni locali (come ad esempio le luminarie della sala ristorante). Insomma un Castello non solenne ma di inusuale accoglienza che ti fa sentire subito a proprio agio. E la cucina è in perfetta linea con questo stile. Da lodare un servizio di sala efficiente affidato a Nicola Gaballo ed Antonio Iacono, una carta di vini agile, ma l’attenzione giustamente va ai vini dell’azienda  Trullo di Pezza dello stesso proprietario (la famiglia Lacaita). In cucina è Pietro Penna, larga esperienza internazionale ma giudiziosamente attento a quello che è a portata di mano, è aiutato da Giorgia Aglione e Marco Nuzzo (ai dessert). Molti prodotti sono fatti in casa (il ristorante ha anche la green star della Michelin), e c’è comunque grande attenzione alla sostenibilità, agli scarti, al plastic-free. La cucina di Pietro è leggera, varia, attenta al mondo vegetale, e alle materie prime trattate con indubbio rispetto. C’è un gran lavoro sugli stuzzichini iniziali, che per la verità non ci hanno nemmeno entusiasmato, mentre abbiamo poi trovato un solido e convincente percorso gastronomico, soprattutto quando le ricette (e sono la maggior parte) non si complicano inutilmente la vita. Meglio i gamberi con gli asparagi (deliziosi ed eleganti) del carciofo, meglio il maialino del coniglio (dal sapore troppo sottolineato), si procede nel più che corretto con i ravioli e i classici ciceri e tria presentati in modo originale e leggero, e si chiude bene anche con i secondi. Si merita infine un plauso anche Marco Nuzzo il pasticciere. Ad Emergente Pastry non è stato fortunato, ma secondo noi merita, buoni i suoi dessert, elegante la brioche con la spuma soffice al tè verde, meno elegante la piccola pasticceria.

cialda di riso barbabietola limone
salvia amaro maionese
tacos carote e zenzero
pane e carciofi
maialino pomodoro senape basilico
sablè al parmigiano piselli mentuccia
cavolfiore e liquirizia
gambero viola mandorla asparagi meringa acida
carciofo lime aglio zabaione erbe selvatiche
maialino radici yogurt
coniglio con whisky torbato e tourbillon di carote
raviolo in acqua pazza cozze e pepe
calamaro e calamaro limone timo agretti
agnello sedano yogurt e rosmarino
the verde sesamo nero brioche
con Pietro Penna e Marco Nuzzo
la piccola colazione al mattino
il territorio è sempre presente
la sala del ristorante
lo chef Pietro Penna