Dopo oltre 30 anni ritroviamo Fulvia e Gianni da dove sono partiti: da Lerici, dove si erano conosciuti all’Istituto Alberghiero, poi ad Aulla poco distante, al primo Rigoletto, poi la lunga e gloriosa permanenza in Emilia, prima a Reggiolo e poi a Reggio Emilia, ed ora eccoli di nuovo sulla costa ligure, in un posto storico come la Miranda di Tellaro. Una targa lungo la via del borgo ricorda la presenza di Mario Soldati, scrittore e gastronomo, che qui alla Locanda era ospite abituale. Grazie a Fulvia e Gianni, con la presenza sempre più importante del figlio Federico in cucina, abbiamo una nuova meta gastronomica di rilievo in una zona che vanta un grande passato (pensiamo anche ad Angelo Paracucchi). L’accoglienza di Fulvia è solare, ti mette subito a tuo agio con la semplicità del suo candore, con l’eleganza dei dettagli (pensiamo alle mille e una porcellana nelle quali il menù viene servito). Al resto ci pensa Gianni, con altrettanta solarità. Non si ricerca la costruzione elaborata, o la finezza estetica fine a se stessa, ma c’è anche un bello quasi naturale in quello che ci arriva al tavolo e soprattutto c’è il “buono”. I sapori sono pieni e centrati ed il percorso è vario, dall’acidità verticale delle acciughe in scatola, alla grassezza equilibrata del cubo di lingua, dalla leggerezza degli asparagi selvatici alla profondità della buridda. I motivi tecnici non mancano, vedi i vari trompe d’oil (oliva, lampone, mandorla) ma anche negli accostamenti profondi e inaspettati (burro affumicato ed acciughe) o nelle cotture (un rognone al perfetto punto rosa). Difficile è trovare qualcosa di meno che buono, forse il branzino passa un pò inosservato dopo tante meraviglie, e la piccola pasticceria potrebbe essere un pò più lieve. Ma che bello ritrovarci con una famiglia così brava in un posto che fa parte della nostra prima cultura gastronomica.
Luigi Cremona
Ingegnere con due grandi passioni: i viaggi e la gastronomia. La prima lo ha fatto andare in giro per il mondo, dall’ Alaska alla Corea, dalla Terra del Fuoco al deserto del Kalahari, dall’Himalaia a Capo Nord alla ricerca dell’ umanità nei suoi vari aspetti e forme.