Ai piedi del colle di Torriana c’era un chiosco trasformato in ristorante da Roberto Cenni a fine anni novanta. Scopriamo il Chiosco di Bacco.
Con cura e passione Roberto ne ha fatto un ambiente ricercato, immerso nel verde e dentro e fuori riempito di oggetti, ricordi, arredi, bottiglie che alla fine rendono il locale gradevole ed attraente. Qui ognuno trova il suo angolo preferito perfino nel giardino anche questo pieno di sorprese. Dopo una flessione dovuta a problemi personali, ora Roberto è di nuovo in pista. Ha rifatto la cantina (dove non mancano le etichette di prestigio) ed accanto al suo giovane e valente chef, Cristian Semprini, ha affiancato in sala un altro giovane e bravo, Manuele Valdifiori.
La cucina del Chiosco di Bacco
La cucina, prima più omologata sulla carne, oggi si presenta più ambiziosa e varia. C’è ancora da fare, ma Cristian può ancora crescere, in fin dei conti ha finora avuto pochi stimoli dall’esterno. La cucina già ci dà, specie sul lato carnivoro, il meglio di se, pensiamo ad esempio alla costina di maiale che da sola vale il viaggio, a volte è ridondante, ma golosa (i ravioli ad esempio), a volte manca invece qualcosa, come un contrasto nel coniglio. L’unico punto forse debole è la pasticcieria volenterosa ma un po’ ruspante. Ma nel complesso, per ambiente accoglienza e cucina i pochi chilometri dall’autostrada valgono la deviazione.