Maggio 19, 2024
CIBOPORZIONICREMONA

PALAZZO TIGLIO A SAN PANCRAZIO (BUCINE)

Meno male che esistono stranieri, come John Werich, uno svedese innamorato dell’Italia, che investono energie risorse e professionalità per rendere l’Italia più ospitale. Qui siamo a San Pancrazio, un piccolissimo borgo sospeso al centro di una Toscana poco conosciuta e lontana dagli archetipi. Hanno prima comprato (John e il suo compagno svedese) Poggio all’Olmo, una tenuta poco distante che produce un ottimo olio. Poi visto che il borgo non aveva più attività commerciali, hanno aperto “La Cantinetta di San Pancrazio” che è subito diventata l’anima del paese: bar enoteca bottega con prodotti freschi e specialità selezionate, con anche il pane fresco tutti i giorni. Infine il progetto più ambizioso: Palazzo Tiglio, ristrutturando appunto una residenza d’epoca. Tre piani da vedere, al piano terra il ristorante, accogliente ed elegante senza sfarzo, con anche un giardino usufruibile in stagione, ai due piani sopra due sontuosi appartamenti. Mattia Parlanti, classe 94, è il giovane chef che si rivela un’altra positiva sorpresa. Il menù spazia, pure troppo, dal mare alla terra, di rilievo è la lunga serie di stuzzichini iniziali, meglio il carciofo delle capesante, avventuroso ma centrato il vigoroso risotto, più classico il secondo di carne, semplice e corretto il dessert finale. Notevole è anche l’impegno a tutto tondo, oltre al benvenuto, la varietà del cestino del pane, i biscottini omaggio e così via. Ci si sta pure bene in questa sala arredata con gusto e  finezza, mentre John ci racconta delle sue esperienze italiane, è appassionato d’arte, fotografa, scrive, racconta al mondo le bellezze d’Italia. Ci ringrazia che siamo arrivati fin quassù, siamo noi che lo ringraziamo per quello che quotidianamente fa per il nostro paese.