Aprile 19, 2024
CIBOPORZIONICREMONA

SALVATORE MORELLO A INKIOSTRO

Diamo atto a Francesca Topi, imprenditrice del settore ospitalità e ristorazione, di portare avanti con coraggio e determinazione il suo progetto. Inkiostro a Parma è un locale importante per l’investimento, coraggioso per l’impegno che richiede, bellissimo per le soluzione architettoniche e di arredo, originale in quanto va completamente fuori dagli schemi classici della ristorazione del territorio. Gli chef vanno e vengono, ma rimane ben chiara la linea perseguita: dare a Parma un ristorante di alta cucina contemporanea. Ora ritroviamo Salvatore Morello, origini calabresi, ma poi andato a lungo in giro oltralpe, in particolare in Germania, dove si è formato professionalmente parlando. Con lui in brigata i giovani Matteo Tiezzi, Stefano Zonfrilli, Mattia Ricciuti con Lorenzo Dani pasticciere. In sala ritroviamo Daniele Molinaro con Franco Garganelli e Erminio Oddis. Tutta gente esperta per cui la cena fila via in modo impeccabile, con ritmi e tempi giusti, e non è facile specie per la cucina che deve far fronte ad un menù ad alta prestazione tecnica soprattutto per la precisione richiesta dai vari assemblaggi e decorazioni. La cucina di Salvatore è di grande finezza soprattutto da un punto di vista estetico, allegra per il rigoglio floreale di ogni componente del piatto, cromatica per i colori sgargianti dei tanti ingredienti. E non è solo estetica, la tavolozza degli ingredienti è varia anche come origine, con sfumature aggiunte per rendere più complessa la scena finale. Il risultato è sicuramente lodevole, anche se non sempre al tanto lavoro richiesto corrisponde una proporzionale emozione gustativa. Però nel complesso è da ammirare il gran lavoro di squadra, visto che poi non sono nemmeno tanti in cucina. Il piatto migliore? per noi l’intrigante sampietro con miso bruciato e coriandolo.