Un evento esclusivo dedicato alle eccellenze vinicole italiane, con un focus speciale sui Tre Bicchieri Verdi e il loro impegno per la sostenibilità ambientale
Giovedì 5 dicembre, al prestigioso hotel Melià di Milano, si è tenuta una delle serate più attese dagli appassionati di enologia e dai professionisti del settore: la degustazione dei vini insigniti del riconoscimento Tre Bicchieri nella guida Vini d’Italia 2025 di Gambero Rosso. Questo evento esclusivo ha offerto un viaggio sensoriale attraverso le eccellenze vinicole italiane, celebrando non solo la qualità assoluta dei vini premiati ma anche l’impegno verso la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente.
I Tre Bicchieri: un simbolo di eccellenza
Il riconoscimento dei Tre Bicchieri rappresenta il massimo tributo che la guida Gambero Rosso assegna ai vini italiani. Quest’anno, come di consueto, la selezione ha coinvolto migliaia di etichette provenienti da ogni angolo d’Italia, analizzate e degustate da esperti per individuare quelle che meglio rappresentano la qualità, la territorialità e l’innovazione nel panorama vitivinicolo nazionale.
Durante la serata, i presenti hanno potuto degustare oltre 60 etichette, selezionate per la loro unicità e per il contributo alla valorizzazione del patrimonio vinicolo italiano. Dai grandi rossi piemontesi e toscani, passando per i bianchi friulani e altoatesini, fino ai vini assolati della Sicilia e della Campania, ogni calice raccontava una storia di passione e dedizione.
I Tre Bicchieri Verdi: un impegno per il futuro
Un capitolo speciale è stato dedicato ai Tre Bicchieri Verdi, riconoscimento riservato ai vini prodotti con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Questa categoria celebra aziende che adottano pratiche rispettose dell’ambiente, come la viticoltura biologica e biodinamica, l’utilizzo di tecniche tradizionali e innovative per ridurre l’impatto ambientale e l’attenzione al benessere del suolo e della biodiversità.
Tra le etichette premiate con i Tre Bicchieri Verdi, si sono distinti vini ottenuti da vitigni autoctoni, lavorati con tecniche che valorizzano le peculiarità del territorio senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi. Non solo un’espressione del meglio che il vigneto italiano può offrire, ma anche una promessa per un futuro più sostenibile.
Gli ospiti e l’atmosfera
La serata ha attirato un pubblico selezionato: produttori, sommelier, giornalisti e appassionati di vino si sono ritrovati per celebrare insieme un traguardo importante per il settore. L’atmosfera elegante del Melià Milano ha fatto da cornice perfetta per un evento all’insegna della convivialità e della scoperta.
Non sono mancate le masterclass tematiche, in cui esperti del settore hanno approfondito le peculiarità delle produzioni premiate. Questi momenti di approfondimento hanno evidenziato come l’ecosostenibilità stia diventando un valore imprescindibile per l’enologia italiana.
Un viaggio tra i migliori vini d’Italia: un’esperienza di gusto e qualità
Uno dei protagonisti della serata è stato il Barbaresco Asili 2021 di Carlo Giacosa, che ha conquistato il pubblico con la sua raffinatezza e i suoi aromi complessi di frutta matura e spezie. Accanto a lui, il maestoso Barolo Villero 2020 di Livia Fontana ha rivelato tutto il carattere e la profondità delle Langhe, con tannini setosi e una lunga persistenza.
Passando ai bianchi, il Soave Superiore Roncà Monte Calvarina Runcata 2022 di Dal Cero – Tenuta Corte Giacobbe si è distinto per la sua freschezza e mineralità, espressione autentica del terroir vulcanico del Veneto. Tra i rosati, il delicato e vivace Valtènesi Chiaretto Rosagreen 2023 di Pasini San Giovanni, premiato anche per il suo impegno ecosostenibile, ha colpito per la sua eleganza e il perfetto equilibrio aromatico.
Le bollicine hanno avuto un ruolo speciale, con il raffinato Alta Langa Pas Dosé Blanc de Blancs 2020 di Marcalberto, una cuvée di grande eleganza e intensità, e il rosé metodo classico Mattia Vezzola Grande Annata 2018 di Costaripa, che ha stupito per la sua complessità e la persistenza dei suoi aromi.
Dal Sud Italia, il Perricone Ribeca 2019 di Firriato, un rosso siciliano di rara intensità e morbidezza, ha dato prova della straordinaria potenzialità dei vitigni autoctoni. Dalla Sardegna, il Fradiles Mandrolisai 2022 ha offerto un assaggio del carattere unico dell’isola, con note fruttate e speziate che richiamano le sue radici tradizionali.
Infine, tra i grandi toscani, il Brunello di Montalcino 2019 di Ridolfi ha conquistato con il suo bouquet complesso e una struttura elegante, espressione perfetta della tradizione di Montalcino.
Un brindisi al futuro del vino italiano
La degustazione al Melià Milano ha confermato ancora una volta l’importanza del riconoscimento Tre Bicchieri non solo come sigillo di qualità ma anche come promotore di una cultura vinicola attenta alla sostenibilità.
Mentre il pubblico lasciava l’evento con il ricordo di profumi e sapori indimenticabili, un messaggio si è fatto chiaro: il futuro del vino italiano passa attraverso l’eccellenza e il rispetto per il pianeta. Un brindisi simbolico, dunque, non solo alla tradizione ma anche all’innovazione e alla sostenibilità che caratterizzano sempre più il panorama vitivinicolo italiano