L’Orèal, storica multinazionale della bellezza globale, per la mia storia professionale ha avuto un ruolo determinante: negli anni 80-90 la sede italiana era a Torino e per caso iniziai a collaborare con loro, come interprete girai letteralmente il mondo grazie a quest’occasione.
Lungi dal veder solo il lato nostalgico della questione (il colosso negli ultimi 50 anni ha contribuito senza dubbio ad inquinare non poco l’ambiente…) da qualche tempo ha iniziato ad invertire la rotta e ha adottato diverse strategie legate alla sostenibilità (lo stabilimento di Settimo Torinese ad esempio è completamente sostenibile dal punto di vista energetico, riciclo delle acque, etc. dal 2016) ma mi piace pensare soprattutto alla sostenibilità sociale come driver es esempio di buone pratiche.
L’Oréal Italia infatti ha annunciato ieri le sei vincitrici della XXI edizione italiana del Premio L’Oréal UNESCO “Per le Donne e la Scienza”. Durante la cerimonia è intervenuta anche l’On. Eugenia Maria Roccella Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità con un messaggio video.
Anche in questa edizione, sono state assegnate sei borse di studio del valore di 20.000 euro ciascuna ad altrettante ricercatrici under 35, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti in tutti i campi della scienza e della tecnologia.
Il bando di questa edizione ha raccolto oltre 200 candidature da tutta Italia.
Le sei ricercatrici premiate e i loro progetti di ricerca
La giuria, composta da un panel di illustri professori universitari ed esperti scientifici italiani e presieduta dalla Professoressa Lucia Votano, Dirigente di Ricerca affiliata presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dopo un’attenta valutazione ha selezionato le sei ricercatrici più meritevoli per i loro progetti. Due di loro grazie a questa borsa di studio, rientreranno dopo aver dato il loro contributo presso istituti all’estero.
Le donne di valore che hanno impressionato la giuria sono state: Francesca Berti con il Progetto – Design innovativo di stent prodotti mediante manifatture additive per patologie cardiache congenite
Istituto Ospitante: Politecnico di Milano, Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “G. Natta”
Alessandra Biancolillo Progetto – RESILIENTGRAIN Project: Sviluppo di metodi analitici avanzati e non distruttivi per la caratterizzazione e la tracciabilità di grani antichi e popolazioni evolutive di grani e dei loro prodotti derivati
Istituto ospitante: Università degli Studi dell’Aquila
Alice Borghese Progetto – Esplorare i magneti più potenti dell’Universo
Istituto ospitante: Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF): Osservatorio Astronomico Di Roma (OAR)
Gloria Delfanti Progetto – Terapia cellulare con cellule T Natural Killer per il trattamento delle metastasi epatiche da carcinoma colonrettale
Istituto ospitante: Ospedale San Raffaele, Divisione di Immunologia Trapianti e Malattie Infettive
Martina Fracchia Progetto – Ossidi ad alta entropia come elettrocatalizzatori sostenibili e innovativi per la reazione di elettrolisi dell’acqua
Istituto ospitante: Università degli studi di Pavia, Dipartimento di Chimica e Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Chimica
Arianna Renzini Progetto – Svelando il fondo di onde gravitazionali: un nuovo modo di misurare e caratterizzare la popolazione di fondo di buchi neri binari con LIGO e Virgo
Istituto ospitante: Università Milano Bicocca
Sin dal 1998 il programma L’Oréal-UNESCO “For Women in Science” si impegna per permettere a un numero sempre maggiore di scienziate di superare le barriere all’avanzamento di carriera e contribuire a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi, a beneficio di tutti. In 25 anni il programma ha sostenuto oltre 4.100 ricercatrici di oltre 110 paesi, premiando l’eccellenza scientifica e ispirando le generazioni di giovani donne a perseguire la loro carriera. Cinque di queste scienziate, dopo aver vinto il premio L’Oréal-UNESCO, sono state insignite del premio Nobel: tra loro Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, vincitrici del Nobel per la Chimica nel 2020.
L’evento di premiazione che si è tenuto il 12 giugno presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano ha ospitato Emmanuel Goulin, Presidente e AD di L’Oréal Italia, Eugenia Maria Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Enrico Vicenti, Segretario Generale della Commissione Nazionale per l’UNESCO, Ilaria Cinelli, ingegnere biomedico e membro esperto dell’ Aerospace Medical Association, Arianna Traviglia, archeologa, Senior Researcher CCHT Ca Foscari Istituto Italiano di Tecnologia, Edwige Pezzulli, assegnista presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica e divulgatrice scientifica. L’evento è stato moderato dalla giornalista RAI Maria Soave.
Sin dal 1998 il programma L’Oréal-UNESCO “For Women in Science” si impegna per permettere a un numero sempre maggiore di scienziate di superare le barriere all’avanzamento di carriera e contribuire a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi, a beneficio di tutti. In 25 anni il programma ha sostenuto oltre 4.100 ricercatrici di oltre 110 paesi, premiando l’eccellenza scientifica e ispirando le generazioni di giovani donne a perseguire la loro carriera. Cinque di queste scienziate, dopo aver vinto il premio L’Oréal-UNESCO, sono state insignite del premio Nobel: tra loro Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, vincitrici del Nobel per la Chimica nel 2020.
L’evento di premiazione che si è tenuto il 12 giugno presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano ha ospitato Emmanuel Goulin, Presidente e AD di L’Oréal Italia, Eugenia Maria Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Enrico Vicenti, Segretario Generale della Commissione Nazionale per l’UNESCO, Ilaria Cinelli, ingegnere biomedico e membro esperto dell’ Aerospace Medical Association, Arianna Traviglia, archeologa, Senior Researcher CCHT Ca Foscari Istituto Italiano di Tecnologia, Edwige Pezzulli, assegnista presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica e divulgatrice scientifica. L’evento è stato moderato dalla giornalista RAI Maria Soave.