Aprile 20, 2024
PORZIONICREMONAVINO

PALAZZONE: TRENT’ANNI DI TERRE VINEATE

TERRE VINEATE da uve di vitigni autoctoni di procanico, grechetto, verdello e malvasia, classificato come Orvieto Classico Superiore DOC è una selezione in vigna, ma non è nemmeno il vino di punta dell’azienda (che è il Campo del Guardiano che costa circa il doppio). Stiamo parlando di un vino che viene prodotto dal 1984 e che fa solo acciaio.

Non è quindi un vino che ti aspetteresti abbia una lunga vita, ma  eravamo quindi curiosi e un po’ scettici quando Maurizio Filippi, noto e bravissimo sommelier, ci ha voluti in una degustazione di ben 15 annate di questa etichetta, dal 2021 tornando indietro fino al 1993. Ha colpito tutti la longevità del vino con alcune annate sorprendenti per integrità e brillantezza, su tutte il 2010.

Una serata piacevole anche per il contesto: la bellissima sala della “Locanda del Palazzone” segnata dalle gigantesche arcate in tufo, i bocconi gastronomici a cura del nuovo chef Luigi Turreni e la compagnia della famiglia Dubini: sia il padre Giovanni che il figlio Pietro sono indubbiamente dei singolari padroni di casa!

Note di Lorenza Vitali

Storia della Locanda Palazzone a Orvieto

Locanda Palazzone è una residenza storica di epoca medievale ubicata non lontano da Rocca Ripesena nella zona a nord-ovest di Orvieto su una collina nell’aperta campagna umbra.
La sua struttura architettonica, i suoi elementi costruttivi ed i particolari decorativi che l’abbelliscono, trovano puntuali riscontri nelle architetture civili orvietane più significative del tardo Duecento e concorrono tutti a precisare la tipologia e la datazione dell’edificio facendole corrispondere, appunto, a quelle di palazzi simili costruiti in città nell’ultimo quarto del secolo XIII.
Tenuto conto della sua tipologia residenziale e della sua ubicazione di relativo isolamento nel contado in prossimità di Orvieto, si può pensare che l’edificio possa essere stato costruito come “hospitalis”, nel senso di ostello per prelati e viandanti o stazione di posta per pellegrini diretti a Roma, visto che proprio nel 1300 Bonifacio VIII ufficializzò il primo Giubileo.

I piatti della tradizione reinterpretati in chiave innovativa dallo chef Luigi Turreni raccontano il territorio e ne esaltano il gusto nell'abbinamento ai vini Palazzone dove stagionalità, sostenibilità ambientale e la selezione di prodotti della campagna limitrofa è un obbligo etico.

La permanenza degli ospiti ( molto belle le otto camere a disposizione) è declinata su numerose attività che permettono di vivere momenti di contatto con la natura ed il luogo.
E' possibile infatti organizzare una degustazione delle proprie etichette all'interno della grotta etrusca del Musco in cima ad una collina di castagni.
Si organizzano trekking e bike tour ( i Dubini sono biker esperti) e percorsi guidati nel bosco alla ricerca del tartufo umbro.

A pochi metri dalla Grotta del Musco, su un terreno prevalentemente vulcanico Pietro Dubini, enologo e produttore dei vini Palazzone, nonché ortolano per passione, ha voluto ripercorrere le orme della tradizione per portare nei piatti del nostro ristorante i frutti stagionali della terra.