Kohaku è un locale aperto dalla giovane imprenditrice Sabrina Bai all’insegna dell’eccellenza culinaria: il pasto kaiseki, sinonimo della più accogliente e ospitalità giapponese in cui lo chef Kazuaki Kawane è al servizio del cliente.
Kaiseki è il nome che viene dato ad una sequenza di piatti che si ripropongono ricette tradizionali della cucina giapponese. È in genere un menù con presentazioni curate e tecniche di cottura miste (il crudo, la zuppa, la griglia, il vapore ecc..) secondo sequenza spesso codificate. E’ insomma l’alta scuola della cucina giapponese che per molti è solo sashimi (il crudo) o sushi (il crudo abbinato al riso con aceto e le sue salse).

Il Locale
Il Kohaku è un nuovo ristorante giapponese vicino via Veneto, particolarmente curato come si capisce subito entrandoci; a destra una sala con i tavoli dedicata al menu degustazione Kohaku Kaiseki in cui vengono esaltate le cinque tecniche di cucina giapponese: taglio, sobollitura, cottura al vapore, frittura e griglia.
In fondo, invece, una sala con un lungo banco con gli sgabelli in cui il cliente viene traghettato direttamente in Giappone grazie al menu degustazione Kohaku Sushi Kaiseki che comprende 12 portate, servite in un ordine rigoroso che segue un rigido alternarsi del gusto e delle consistenze (180 euro, ma li vale tutti).

La cucina del Kohaku
Gli amanti del sushi troveranno una mirabile sequenza dove non solo la materia prima è buona, freschissima e nobile, ma dove anche il riso, spesso trascurato, fa la differenza. Ma è tutto il menù a colpire, in particolare le zuppe che si alternano ai piatti freddi. La griglia si esprime con un salmone forse troppo asciugato ed intenso, il dessert merita anche per il taglio raffinato delle fragole fatto di fronte ai vostri occhi.
Il servizio è attento, dolce, premuroso, silenzioso ad opera di giovani donne giapponesi che appaiono quando servono. Un locale che si inserisce giustamente nella fascia alta dell’offerta romana
