Maggio 4, 2024
CIBOPORZIONICREMONA

CA’ APOLLONIO A ROMANO D’EZZELINO

E’ praticamente all’uscita della tangenziale di Bassano e si rischia quasi di non accorgersi della bella entrata con tanto di cancello. Si entra e si è subito in un altro mondo, quello che Maria Pia Viaro e Massimo Vallotto stanno creando.

Il locale

Lei imprenditrice lui architetto, hanno ambedue la passione del bello del buono e del rispetto dell’ambiente. E’ quindi un mondo virtuoso quello che attende il visitatore, e c’è tanta sostanza già adesso. Si percorrono qualche centinaio di metri tra vigne e piante. Si parcheggia l’auto, poi qualche altra decina di metri a piedi per accorgersi che c’è un cantiere ancora in atto, sono infatti previsti Resort con camere e suites, spa, cantina ecc.. La parte già funzionante è la ristorazione, ma non tutta. E’ aperto l’elegante bistrot, a breve aprirà il più impegnativo gourmet.

La cucina dell’ex EmergenterChef Alessio Longhini

La cucina è affidata ad Alessio Longhini, chef ancora giovane, ex EmergenteChef, già stella Michelin quando era in Asiago. Ora ha la non piccola responsabilità di lanciare questo progetto importante, intorno a lui una brigata giovane di sala e di cucina. Abbiamo assaggiato qualche piatto, che ci conferma la sue indubbie doti: ottima materia prima, non lesina sapori e sostanza, con piatti pensati per incontrare il favore della clientela, porzioni abbondanti e generose con un buon rapporto prezzo qualità. Piatti che sono funzionali in un Bistrot dove in genere si ordinano appunto una paio di piatti che devono quindi essere intensi e corroboranti. Siamo ovviamente curiosi di riprovare la sua cucina su un percorso gourmet, inevitabilmente più articolato, appena il fine dining sarà funzionante.

La cantina di Cà Apollonio

Ma due parole meritano i vini. Sono già quelli prodotti in loco e sono sicuramente particolari. Siamo di fronte alla più grande cantina d’Italia dedicata ai vini di vigneti resistenti (PIWI), il 3/6/9 di Sauvignier gris, il Dofasol che unisce la leggerezza del Bronner e alla complessità del Johanniter. E ancora il Gisla con leggera macerazione e il Masnada Ezzelina di Regent e Cabernet Eidos, un blend già di ottima personalità. L’enologo è Nicola Biasi, un precursore dei vini PIWI e anche lui piccolo produttore. I vini resistenti sono sicuramente impegnativi, costosi per via del lungo avviamento della vigna, ma crediamo siano una delle risposte migliori che possiamo dare ad un mondo che sta cambiando sicuramente in peggio.