Maggio 1, 2024
CIBO

C’ERA UNA VOLTA IL POMI D’ORO

Forse non tutti sanno che oggi 15 giugno è la giornata internazionale del pomodoro. Tra gli ingredienti più utilizzati della cucina italiana, con ogni tipo di cottura, è sempre presente nelle nostre tavole. 

 

 “ La presenza spagnola nel sud d’Italia favoriva gli scambi. Così “el tomate” arrivò presto nella nostra penisola” . Con queste parole, del giornalista e critico enogastronomico Luigi Cremona, inizia la storia del pomodoro. Trasformato e rielaborato negli anni, l’uso del frutto rosso è sicuramente uno dei prodotti più frequenti in qualsiasi ricetta. Un cibo che, soprattutto per le generazioni meno giovani, riecheggia ricordi e momenti vissuti in famiglia. Per alcuni l’immagine della nonna sullo sgabello immersa nella preparazione del sugo. Per altri semplicemente un legame con la terra, le origini e l’infanzia ricordando la pappa al pomodoro di Gian Burrasca.

In Italia e in Europa sono molte le aziende agricole che si sono dedicate alla coltivazione del pomodoro. Tra questi ci teniamo a citare Marianna D’Auria, definita anche la signora dei pomodori. Pomodama ( Reggia di Quisisana ) nasce dalla passione della giovane trent’enne di seguire le orme dei suoi antenati, coltivatori da generazioni. Un prodotto biologico d’eccellenza che può essere abbinato a qualsiasi portata. Un accostamento di gusto per qualsiasi tipo di pasto, che sia un primo, un secondo, un contorno o un antipasto, la fantasia è garantita.

 

Per ricordare questa giornata non possiamo non menzionare Ciro Flagella e il suo Rosso da amare. Il pomodoro che una volta provato non lo lasci più. L’azienda sangrina, a pochi passi dalla cucina di Niko Romito, abbraccia il mondo gastronomico con un prodotto Made in Italy di qualità. Punto di forza è il grande passapomodoro fatto costruire appositamente. Ogni dettaglio è ben studiato per portare in tavola qualità e passione.

Il pomodoro è il simbolo della cucina mediterranea, caratterizzato per forma, dimensione e profumo. Un prodotto importato dal sud America, arrivato prima in Spagna e poi in Italia nelle tavole ai primi del 700. Da quel momento ha cambiato per sempre l’arte culinaria, con nuove ricette, salse e colori.