Aprile 24, 2024
CIBOPORZIONICREMONA

ETIENNE BISTROT A ROMA

Un locale anomalo questo Etienne, sia per la location nel quartiere africano (chiamato così per i nomi delle strade) che non brilla di certo per virtù gastronomiche. sia per i contenuti. A guidare il tutto è Stefano Intraligi, allievo di Beck, indubbiamente coraggioso a battere una strada diversa dalle trattorie della zona, e non privo di estro. Sa scegliere la materia prima, è bravo soprattutto con la carne che sceglie e cuoce bene. Ma quello che distingue il ristorante è la scelta di proporre un menù allegro, giocoso, che ha lo scopo di divertire il cliente, mantenendo comunque ragguardevole il livello tecnico. Certo per il gourmet esperto il menù è un “dejà vu”, una serie di soluzioni già sperimentate altrove e alcune un pò datate. Ma alla giovane clientela del locale sembrano originali e poi, ripetiamo sono proposte con garbo e giusta misura. La cosa che meno ci convince è il menù in senso stretto. Cioè non c’è alcune indicazione chiara, i piatti sono descritti con frasi del tipo: Dammi una stella che non sia solo un satellite ma la stella mia oppure Un fiore rosso che mi dia il suo profumo ma di plastica non sia. e così via. Non è il tipo di creatività che preferiamo e ricerchiamo in un ristorante. (una complicata serie di numeri rimanda poi agli ingredienti adoperati nella ricetta, ma è sicuramente un approfondimento impegnativo).