Comoda, a 5 minuti dal casello, eppure già defilata dalla lunga distesa degli outlet che riempiono il panorama che si gode poi dalla terrazza. Siamo alla soglia del Gavi, un territorio vocato al vino, ed infatti La Bollina è anche azienda vinicola con buoni vini.
Ma qui parliamo della Bollina resort. Infatti da qualche anno la bella villa art decò è stata convertita in un resort gestito dagli esperti Arianna Anselmetti e Ivan Famanni (già con Cannavacciuolo e al Boscareto). La Villa è bellissima, con un arredo fine ed elegante che riprende il tema decò, ed oltre alle camere offre due ristoranti: Le Tracce fine dining, dove poi ceniamo, e il Bistrot al piano di sotto in fase di lancio. Il servizio è affidato al giovane ed elegante Davide Giordana ( EmergenteSala Nord 2021), la cucina ad Alessandro Scardina, con anche Daniele Lo Grasso e Sara Tosto ai dessert.
Alessandro è poco più che trentenne, ma con solida esperienza internazionale alle spalle. Conosce tecniche e mestiere, sa coordinare e motivare la sua brigata che, pur essendo di pochi elementi produce a meraviglia. La serie degli assaggi è lunga, laboriosa, molta attenta all’estetica e al dettaglio, forse un pò troppo elaborata senza nemmeno un intermezzo rilassante (nemmeno i tortellini fuggono alla regola). Però è indubbio che lo chef vale e lascia le tracce, come il nome del ristorante. Le cose migliori? a parte qualche sfiziosità, l’estroso e leggero fegato alla veneziana che vede la cipolla al centro, e l’altrettanto ariosa anatra all’arancio. Golosa l’animella a torchon, pesantucci i tortelli e il troppo elaborato astice, ottimo il finale dolce. Un plauso infine al servizio attento e preciso, d’altronde Ivan è un maestro dell’accoglienza e Davide un suo degno allievo.