Maggio 2, 2024
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La pasta di Roma a km zero? Al carcere minorile nasce Pastificio Futuro!

Si è inaugurato venerdì scorso Pastificio Futuro, un progetto nato nel 2015 che ha l’obiettivo principale di recuperare e reinserire nella vita lavorativa gli ex detenuti dell’adiacente Carcere Minorile di Casal De Marmo a Roma. La dimensione è contenuta, la produzione a regime potrà arrivare a circa 200 quintali l’ora. I ragazzi coinvolti fino a 20 dipendenti.

Sono romane e tutte di pasta secca le tre ricette di cucina italiana più conosciute al mondo: la matriciana, la cacio e pepe, la carbonara. Eppure a Roma non c’è un pastificio di pasta secca e questa quindi sarà la prima pasta a km zero della Capitale. Inoltre c’è dietro un progetto nobile da sostenere. In attesa che si attivi la vendita on line, l’invito è di andare a comprarla allo spaccio (in vendita a 2,50 sacchetto di mezzo chilo).

L’inaugurazione di Pastificio Futuro

All’inaugurazione è stata apprezzata la presenza del Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, di Francesco Rocca presidente Regione Lazio e delle varie autorità ecclesiastiche coinvolte. Hanno poi illustrato i dettagli tecnici del Pastificio Alberto Mochi direttore dell’onlus che ha realizzato l’opera e Mohammed il primo ragazzo ad essere stato coinvolto.

Noi, che da anni collaboriamo con la Caritas, siamo stati coinvolti per organizzare il momento conviviale. Abbiamo quindi chiamato tre chef: Arcangelo Dandini del ristorante Arcangelo che ha cucinata la sua finta amatriciana, Luciano Monosilio di Luciano Cucina Italiana che ha presentato la carbonara (e improvvisato anche una cacio e pepe e Andrea Pasqualucci che ha cucinato la gricia. Vini del Consorzio di Roma DOC, e acqua minerale della Fonte Egeria. Da sottolineare come il momento conviviale sia stato apprezzato: tutti i presenti hanno praticamente esaurito gli assaggi predisposti.