Andrea La Caita cento ne pensa e 99 ne riesce comunque a fare. Non contento di quello che deve seguire a Roma, non dimentica la sua città natale, anche perchè Tivoli è veramente bellissima. Qui (vedi foto copertina del post) siamo nel versante di Villa Gregoriana, dove seduti al caffè Flo Tertulliano Bonamico ci intrattiene raccontandoci storie e aneddoti di Tivoli d’antan, e lo ascolteresti per ore. Per il pernottamento ci siamo permessi una suite che manco a Roma (il Palazzetto B&B) sempre nel centro storico, mentre la cena è a Li Somari, la nuova trattoria che Andrea ha lanciato in città. E’ a due livelli, sotto la sala suggestiva con anche un grottino privè, sopra la cucina con una chef table che ci ospita e ci consente di seguire il lavoro di una brigata ben organizzata che in effetti produce diretta da Hifjur Rahman, mentre in sala è l’altrettanto bravo Deluwar Talukdar. Il menù fin troppo esteso promette il mondo, ed in effetti riesce pure a mantenere buona parte delle promesse perchè dietro c’è il cervello di uno chef esperto e preparato come Adriano Baldassarre che è consulente e in quanto a reperibilità dei migliori prodotti locali c’è il sapere di Giulio Figurella. Le promesse si basano quindi su tante certezze e quello che arriva al tavolo è intrigante e più che soddisfacente. Al vertice mettiamo il broccolo ripieno e lo gnocco di patate fritto, poi man mano sfilano tutti gli altri assaggi restando comunque sopra la sufficienza, salvo forse per il saltimbocca di animelle.
Luigi Cremona
Ingegnere con due grandi passioni: i viaggi e la gastronomia. La prima lo ha fatto andare in giro per il mondo, dall’ Alaska alla Corea, dalla Terra del Fuoco al deserto del Kalahari, dall’Himalaia a Capo Nord alla ricerca dell’ umanità nei suoi vari aspetti e forme.