Nei pressi del quartiere Nuovo Salario è stato inaugurato il cocktail bar del ristorante Oryza che si sta rivelando una meta affidabile dove cercare una proposta beverage varia e trasversale in abbinamento alla cucina asiatica.
Nonostante Roma sia una gigantesca metropoli, è risaputo come i romani tendenzialmente preferiscano vivere una vita “paesana” nel proprio quartiere rispetto ad addentrarsi nel traffico del centro storico e affidarsi ad insegne che non sempre fanno breccia nel cuore dei locali. Dunque dal punto di vista dei servizi, in questo caso parliamo di ristorazione, serve avere un’ampia disponibilità di locali che possano incuriosire la clientela anche fuori dalla città.
È il caso del ristorante Oryza che dopo sei anni di gestione scopre nuovi fronti dell’ospitalità aprendo un cocktail bar che sia dall’estetica che dalla sostanza fa presagire buone sensazioni.
Il ristorante Oryza
Come già citato, il progetto Oryza non inizia ora la sua avventura, poiché con la ristorazione vanta ormai un’esperienza da oltre sette anni. Una proposta food che non presenta grandi novità, ma è comunque convincente in abbinamento ai cockatil, anche se un spesso nei piatti vengono evidenziati forti sapori dolci.
Tra le tante proposte le più gettonate sono il sushi, sashimi, hosomaki e altre specialità di crudi. Non solo specialità nipponiche, ma anche una grande varietà di piatti orientali come zuppe, fritti, ravioli e tanto altro.
Il locale richiama ovviamente ai classici dettagli orientali sia per quanto riguarda l’arredamento, l’illuminazione e le piante interne. All’esterno sorge un ampio dehors in grado di ospitare diversi tavoli.
La grande novità è senza dubbio il cocktail bar che è stato recentemente inaugurato e nasce comunicante al ristorante. Lo studio e la ricerca delle proposte è affidata all’esperienza di Federico Tomasselli, che ha cominciato a muovere i primi passi dietro il banco bar a Londra al Townhouse-Lab di Londra con Douglas Ankrah. Oggi consulente nel mondo food and beverage nel qual collabora collabora tra Roma e Milano con brand del calibro di Coca Cola e HBC Italia come ambassador Spirits.
I cocktail di Oryza
La drink list pensata da Federico è davvero interessante, soprattutto per un locale che non sorge in zona centrale, ma per fortuna è possibile trovare valide proposte in tutta la superficie romana!
È suddivisa tra i cocktail Signatures e Classics. Nella prima selezione si tratta di cocktail realizzati dal bar team per proporre ai clienti il proprio stile di miscelazione. Come li definisce Federico sono “Il Body & Soul” del bar attraverso il quale il cliente percepisce l’idea che sta dietro alla realizzazione.
Tra i cocktail assaggiati in occasione della presentazione, molto valido e dalla spiccata aromaticità è l’Oryza Negroni, ovvero un classico Negroni al quale viene aggiunto un vermouth alla fava tonka e cenni di bergamotto dando origine ad un cocktail di per sé dall’alta gradazione alcolica, ma fresco, floreale e con qualche nota amara. Molto curioso anche il SantoGrass, un aperitivo dalla spiccata nota di rabarbaro con un contorno di chinotto e lemongrass”.
Nella seconda selezione invece, l’obiettivo è quello di proporre classic cocktail d’epoca dal 1862 fino agli anni 80ʼ con una ricetta classica adeguata al palato e le tendenze d’oggi.
Il più interessante il Gin Basil Mash, una bevuta fresca dall’impronta vegetale data dal basilico. Non da meno il classicissimo Dry Martini, un po’ meno beverino del precedente in quanto secco, ma leggermente agrumato e floreale.
Una drink list ben studiata di un livello alto che può essere riconoscibile anche ai meno esperti di mixology grazie a drink semplici, ma essenziali e perfettamente abbinabili alle proposte del ristorante!