A Cesena, all’interno dell’hotel di lusso Villa Monty Banks, si sviluppa il lavoro della famiglia Manuzzi con il ristorante L’Agrosteria che valorizza i vini e i prodotti di propria produzione.
Monty Banks, nome d’arte dell’emigrato Mario Bianchi che fece fortuna ad Hollywood come attore, regista e produttore cinematografico all’inizio del’900 e poi tornò nel suo luogo di origine, Cesena, edificando questa bella villa su una collina della prima periferia. Rimessa recentemente a nuovo con una straordinaria cura per i dettagli, è aperta per l’ospitalità con poche, ma eleganti camere e la ristorazione.

La famiglia Manuzzi e il suo staff
La Famiglia Manuzzi, artefice e alla guida del progetto, possiede anche un’azienda agricola poco distante, da qui il nome L’Agrosteria con il quale a volte viene definito il ristorante. Ed in effetti l’attenzione ai prodotti, di propria produzione e di altri piccoli e attenti produttori locali, è ben evidente nel menù che riporta anche i loro nomi.
La cornice è affascinante, l’impostazione come abbiamo detto è virtuosa, e prosegue con la scelta di affidare la responsabilità della cucina a dei giovanissimi, che ce la mettono tutta: Alberto Pinelli, di soli 26 anni, coadiuvato da Leonardo Bovi e Carolina Sala ai dessert, in sala Eric Venturi con Dmytro Kornichuk, mentre Edoardo Manuzzi, figlio del proprietario, che si occupa della produzione in prima persona, ci accoglie e racconta le caratteristiche dei prodotti e dei vini dell’azienda agricola, etichette presenti anche nella carta dei vini del ristorante.

La cucina di Alberto Pinelli
Gli assaggi iniziali: il Cuscinetto di casatella e fiocco di Mora Romagnola “Az. Zavoli”, i fiori di sambuco in tempura e sale alla vaniglia, la quenelle di squacquerone e gel di cassis, sono esemplari, raccontano il territorio con leggerezza ed eleganza.
Poi non si prosegue allo stesso livello, ma non mancano gli spunti interessanti. Meglio il Carciofo alla brace, il suo fondo al bitter, ricotta alla mentuccia e mandorle tostate dello sfilaccioso baccalà mantecato all’olio evo “Don Dino” di propria produzione, cipolla di Santarcangelo marinata in aceto di lamponi.
Ho trovato gustosi ed intensi i due primi: decisamente migliore il risotto con barbabietola, timo, radicchio trevigiano, calamaretti spillo e limone salato, rispetto ai bottoni di pasta fresca di pecorino sardo, bietolina e mirto un po’ coperti dall’intingolo. Interessante anche la faraona cotta alla brace.
Da citare gli ottimi grissini e i dessert fatti in casa, con i giocosi bignè ed il cremoso di liquirizia con namelaka di lamponi.
In sintesi, un locale che unisce l’eleganza classica e razionale degli ambienti ad un serio impegno e passione per il territorio interpretato da giovani talenti che di certo cresceranno.
Note di Lorenza Vitali

LA VILLA DI MONTY
Erika Galbucci Manuzzi, hotelier proprietaria insieme al marito della Villa Bianchi (già Belvedere nel 1800 appartenne ad una famiglia nobile toscana) mentre ci parla si appassiona nello svelare i tanti aneddoti che girano intorno alla figura mitica del regista Monty Banks che fece la sua fortuna prima come attore di muto, poi con l'avvento del sonoro, come regista e produttore, persino di Stanlio e Ollio!
Edificata nel '39 a firma dell'architetto Gualtiero Pontoni, ha uno stile rigoroso ma un po' british, inconsueto dalle parti del ravennate all'epoca.
IL RESTAURO CONSERVATIVO
Oggi questo resort design di lusso ristrutturato impeccabilmente dallo studio Ceredi,
offre agli ospiti (perlopiù stranieri ma fuori stagione anche molti fortunati manager in traferta che in zona popolano gli uffici di aziende leader del made in Italy come tecnogym) una serie di servizi anche legati al benessere: in cima alla collina con mega vista si può nuotare nella piscina esterna, usufruire della spa interna oppure alcune suite (come la nostra, la 11) hanno la sauna design piazzata nel centro del salotto ed attezzi a disposizione, nonchè e-bike
L'AZIENDA AGRICOLA
Si chiama Gaudia Vitae e il nome la dice tutta: vigneti recuperati ed uliveti (olio "Don Dino" notevole!) gli orti, i frutteti, i corner di piante aromatiche e anche campi a seminativo Senatore Cappelli dai quali si ottengono farine in uso anche in cucina, infatti il pane è molto buono.