AEDE Roma porta i sapori nordici nel cuore di Prati con una cucina creativa, due menù degustazione e un’atmosfera minimal dal tocco scandinavo.
Una cucina nordica che sbarca proprio all’angolo tra due delle strade più frequentate del quartiere Prati: Via Lucrezio Caro e Via Federico Cesi.
AEDE è un piccolo locale con una grande anima, capace di attirare l’attenzione sin dall’esterno grazie al suo dehor accogliente. Una volta varcata la soglia, colpisce la semplicità degli interni minimalisti, impreziositi dalla decorazione del soffitto, che regala un tocco di personalità all’ambiente essenziale.

GIOVANI TALENTI E SPIRITO NORDICO
Alla guida del progetto ci sono due giovani talenti: Tommaso Falconi, in sala, abile nel guidare le degustazioni con proposte vinicole curate e stimolanti, e Fabrizio Cervellieri, chef.
Dopo diverse esperienze in Europa, in particolare in Danimarca, lo chef è tornato nella Capitale portando con sé un’identità gastronomica marcatamente nordeuropea. La sua cucina si rinnova ogni mese, rendendo AEDE uno dei bistrot di cucina contemporanea più interessanti di Roma (e non solo).

ASSAGGI CHE SORPRENDONO
La proposta si articola in due menù degustazione: uno da sei e uno da otto portate.
Ci si diverte con una serie di assaggi a volte inconsueti, ma mai eccessivi. Un equilibrio che riesce a soddisfare anche i palati più popolari, senza rinunciare a una certa eleganza stilistica.
Tra le portate che ci hanno convinto di più spiccano: l’intrigante Radicchio bollito con gelato all’aglio nero e ciliegie in emulsione di ostriche e il travolgente Raviolo ripieno di pomodoro alla brace con shiso e pinoli fermentati.

SAPORI DECISI E ACCOSTAMENTI AUDACI
La successione iniziale di stuzzichini è ben realizzata, anche se leggermente invadente. Si torna però subito in carreggiata con la Capasanta in salsa thai e midollo affumicato e con la Seppia con cetrioli, ‘nduja e leche de tigre, un piatto che scivola al palato con grande piacevolezza.
Di rilievo anche il Tonno con kimchi di albicocche, sebbene si sarebbe potuto giocare con una nota meno decisa.
Unico appunto: il dessert, che al momento non regge il confronto con il resto del menù. Ma la base c’è e, con qualche aggiustamento, può tranquillamente salire di livello.


UNA SOSTA CONSIGLIATA
AEDE è una realtà che merita una visita, non solo per la qualità della cucina e la proposta originale, ma anche per il buon rapporto qualità-prezzo. Un bistrot contemporaneo che dimostra come si possa sperimentare con intelligenza, restando accessibili e coerenti.
Una sosta consigliata per chi cerca una Roma gastronomica che guarda al Nord, senza perdere il gusto del racconto.








