La Cena Straordinaria svoltasi a Catanzaro l’altra sera rappresenta una difficoltà non da poco nella complessità di un’omogenea mise en place, della preparazione e assemblamento dei piatti, soprattutto quando (come in questo caso) ci mettono la faccia degli chef stellati, per il servizio che deve essere quanto più possibile simultaneo.
In questo caso a tutte le difficoltà organizzative se ne è aggiunta una che era difficile prevedere: il meteo. Dopo 3 mesi che si invocava la pioggia e la temperatura oscillava tra i 30 e i 40 gradi, ecco che l’altra sera è arrivato l’autunno, pioggia, vento e freddo tutto insieme. C’è stato un momento (e anche più di un momento) di sconforto, ma tutti hanno reagito come meglio non si poteva fare: i cuochi a impiattare, i camerieri a servire veloci, i commensali a rifugiarsi sotto ai portoni, ma a tornare puntuali al tavolo quando il cibo arrivava. Credo che da questa esperienza, che penso rimarrà nella memoria di tutti i presenti, si possa trarre una lezione di civiltà e comportamento, e questa lezione ci arriva dalla Calabria. (Costo della cena 80 euro, con il ricavato versato in beneficenza)
Il menu della serata
- Gambero rosso con finocchietto marino limone candito ponzu calabrese emulsione di cozze
- Riso arancia nduja curcuma e triglia
- Baccalà curry verde finocchietto selvatico cetriolo marinato e menta
- Croccante alla liquirizia biscuit di mandorle cremoso amatika gelatina al bergamotto bavarese al mandorlato e gelatina al gelsomino
Ricordiamo gli chef coordinati dall’esperto (commovente il suo intervento) Antonio Abbruzzino:
Caterina Ceraudo (Dattilo), Luca Abbruzzino (Ristorante Abbruzzino), Luigi Lepore (Ristorante Lepore), Antonio Biafora (Hylez), Nino Rossi (Qafiz), Riccardo Sculli (Gambero Rosso)
Ringrazio anche Giovanna Pizzi che mi ha accompagnato e Librandi (sponsor dei vini dell’evento) per l’invito.
