Più di 1900 locali recensiti, tra tradizione e innovazione, con l’introduzione della nuova sezione “Locali Quotidiani” nella nuova guida “Osterie d’Italia” di Slow Food.
La celebre guida Osterie d’Italia, che festeggia quest’anno il suo 35º anniversario, conferma l’evoluzione continua del concetto di osteria, sempre più apprezzato dalle nuove generazioni di chef e ristoratori. Con oltre 1900 locali recensiti, la guida racconta la ristorazione territoriale italiana, premiando l’eccellenza nella cucina, l’attenzione agli ingredienti locali e l’accoglienza genuina.
Le Chiocciole e le regioni protagoniste
La Chiocciola, simbolo della guida che rappresenta Slow Food, è stata assegnata a 324 locali per la loro eccellente proposta gastronomica e l’aderenza ai valori di autenticità, sostenibilità e accoglienza. Tra le regioni più rappresentate spiccano il Piemonte con 178 locali, la Campania con 172 e la Toscana con 164. Campania, Piemonte e Toscana guidano anche la classifica delle Chiocciole, con rispettivamente 39, 29 e 27 locali premiati.

Le difficoltà del settore: la mancanza di personale
Un tema delicato affrontato durante la presentazione è stata la carenza di personale nel settore della ristorazione, in particolare di camerieri e aiuto cuochi. Non è mancato dunque il discorso di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, che ha invitato i ristoratori a partecipare al progetto formativo dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che mira a formare e inserire nel settore giovani lavoratori migranti, trasmettendo loro le competenze necessarie per continuare a far crescere il mondo dell’osteria.

I premi speciali
Come da tradizione, la presentazione della guida è stata anche l’occasione per assegnare dieci premi speciali, che riconoscono storie uniche all’interno della ristorazione italiana. Tra i premiati del 2025 spiccano Babeuf di Cagliari, nominato “Novità dell’anno”, e La Ciottolona di Boccheggiano (GR), premiato come “Giovane dell’anno”. L’Osteria del Castello di Arquata del Tronto (AP) ha ricevuto il “Premio Coraggio” per la resilienza dimostrata in seguito al terremoto che ha colpito la zona, mentre Entrà di Finale Emilia (MO) è stato riconosciuto per l’interpretazione della cucina regionale emiliana.
Tra gli altri riconoscimenti, si segnalano il Premio Piatto dell’anno, assegnato alla zuppa di legumi in tre diverse varianti rappresentative del Nord, Centro e Sud Italia, e il Premio Oste dell’anno conferito a Boivin di Levico Terme (TN) per l’eccellenza nell’accoglienza.

Un successo che continua
Osterie d’Italia 2025 conferma il valore della ristorazione autentica e territoriale, mostrando come le osterie continuino a evolversi mantenendo forti le loro radici. La guida sarà disponibile dal 16 ottobre in tutte le librerie e online, mentre l’app dedicata sarà disponibile dal 30 ottobre per Android e iOS.