Maggio 7, 2024
CIBOPORZIONICREMONA

Pellico3 al Park Hyatt

Il Park Hyatt da anni è un punto di riferimento importante per l’ospitalità milanese. Recentemente ha avuto un restyling dell’area della ristorazione che ora si presenta appunto completamente rinnovata sia negli arredi che per le risorse umane.

La prima colazione

Al mattino la prima colazione proposta nella lounge centrale sotto la cupola in vetro è sicuramente tra le migliori in città e non solo, con due, almeno, chicche: l’angolo orientale dedicato alla clientela asiatica e la “bocca di fuoco”, il passaggio diretto con la cucina prospiciente il bel forno, quasi a vista. Da qui al mattino escono croissant irresistibili ed altri dolci appena sfornati, mentre durante il giorno è disponibile la pizza (di ottima fattura).

Il nuovo look del bar ci tenta. E’ il regno di Alessandro Iacobucci che sotto ai nostri occhi ci prepara il suo drink signature: Mr. Smith, a base di The Glenlivet 18y, Campari, Vermouth antica formula, Sherry Dry, Soda.

La cucina di Guido Paternollo

La ristorazione è coordinata da Nicola Ultimo, food&beverage, con in sala Giusy, restaurant manager e Lorenzo Alberto sommelier. In cucina troviamo lo chef Guido Paternollo con Joshua Acquaviva e Mario Musiello, in pasticceria Alessio Gallelli. Una cucina quella di Guido che vuole lasciare il segno, che su ogni piatto esprime tecnica e sapori, che utilizza una varietà notevole di ingredienti con precisione e spigliatezza. Inizio di gran livello con dei leggeri e allegri gli stuzzichini iniziali, seguiti dal fenomenale cestino del pane (pane, grissini, cilindro di pane sfogliato). Poi tra gli antipasti spicca il carciofo alla giudia (a parte il ridondante caviale), tra i primi meglio il tortello del riso poco armonico ma indubbiamente deciso. Tra i secondi il nostro plauso all’elegante sogliola e agli originali dessert con il rabarbaro e ricotta in primis.

In cucina troviamo lo chef Guido Paternollo con Joshua Acquaviva e Mario Musiello, in pasticceria Alessio Gallelli. Una cucina quella di Guido che vuole lasciare il segno, che su ogni piatto esprime tecnica e sapori, che utilizza una varietà notevole di ingredienti con precisione e spigliatezza.

Al mattino la prima colazione proposta nella lounge centrale sotto la cupola in vetro è sicuramente tra le migliori in città e non solo, con due, almeno, chicche: l’angolo orientale dedicato alla clientela asiatica e la “bocca di fuoco”, il passaggio diretto con la cucina prospiciente il bel forno, quasi a vista.

Il nuovo look del bar ci tenta. E’ il regno di Alessandro Iacobucci che sotto ai nostri occhi ci prepara il suo drink signature: Mr. Smith, a base di The Glenlivet 18y, Campari, Vermouth antica formula, Sherry Dry, Soda.